sabato 6 novembre 2010

Obesità e implicazioni economiche

Superare la soglia del sovrappeso accorcia la vita. L'aumento di 15 kg rispetto al proprio peso forma farebbe crescere del 30% il rischio di morte prematura. E' uno dei dati che emergono dal recente rapporto elaborato dall'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dal titolo "Obesity and the economics of prevention: fit not fat".
Nel report sono stati messi a confronto, per la prima volta, dati sull'obesità provenienti da 11 Paesi.
Ecco le principali indicazioni riportate nel documento OCSE:
  • una persona su due è sovrappeso od obesa in quasi la metà dei paesi OCSE. I tassi sono destinati ad aumentare ulteriormente nel prossimo futuro;
  • ogni anno, una persona obesa comporta una spesa sanitaria superiore del 25% rispetto a una persona di peso normale. L'obesità è responsabile dell’1-3% della spesa sanitaria totale nella maggior parte dei Paesi OCSE (5-10% negli Stati Uniti);
  • una persona gravemente obesa ha un’aspettativa di vita di 8-10 anni inferiore rispetto ad una persona di peso normale;
  • le donne con basso livello di istruzione hanno 2-3 volte più probabilità di essere in sovrappeso rispetto a quelle con un elevato grado di istruzione; negli uomini questa disparità è molto meno accentuata;
  • le persone obese guadagnano fino al 18% in meno rispetto alle persone non obese;
  • i bambini che hanno almeno un genitore obeso hanno 3-4 volte più probabilità di essere obesi;
  • un’adeguata strategia di prevenzione in Italia permetterebbe di evitare, ogni anno, 75 000 decessi per malattie croniche.

Leggi qui il riassunto in Italiano del report OCSE "Obesity and the economics of prevention: fit not fat".

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