venerdì 9 dicembre 2011

Un'altra Italia è possibile

Ci lamentiamo dei costanti rincari della benzina; andiamo a lavoro coprendo in due ore una distanza che potrebbe essere percorsa in mezz'ora a piedi... quando vedo questi esempi di amministrazione mi emoziono e penso che l'Italia ha margini di miglioramento clamorosi... c'è da rimboccarsi le maniche!

giovedì 8 dicembre 2011

Un blog sulle zoonosi

Da oltre un mese è on line il primo blog italiano interamente dedicato alle zoonosi.
Le zoonosi sono malattie causate da ogni possibile tipo di agente infettivo, batteri, parassiti, virus, funghi che siano trasmessi dagli animali all'uomo. Allo stato attuale sono più di duecento le zoonosi conosciute e ogni anno milioni di persone si ammalano a causa di questo tipo di malattie infettive.
Il blog si pone il principale obiettivo di produrre informazioni inerenti l'implementazione del progetto "Sorveglianza Zoonosi: Alleanza Prevenzione, Ospedale e Territorio" e al contempo di diffondere conoscenze tra gli operatori sanitari e rendere più informata e consapevole la popolazione generale.
Buon lavoro agli operatori del Dipartimento di Prevenzione di Fabriano che curano il blog!

giovedì 10 novembre 2011

Il novembre della prevenzione

Novembre 2011 sta progredendo come tutti i mesi di novembre, non ci sono anni che fanno eccezione. A novembre si è prossimi alla fine dell'anno e con la fine dell'anno si avvicinano la maggior parte delle scadenze. I Piani di Prevenzione sono al giro di boa perchè, dopo un 2010 votato alla pianificazione, il 2011 è stato il primo vero anno dedicato all'operatività e con il 2012 il triennio della prevenzione volge al termine.
E allora può accadere che si passi da un progetto all'altro, da una fase all'altra dell'operatività: si scrive un decreto per istituire un gruppo di lavoro sulla tubercolosi, si partecipa a gruppi di lavoro dedicati alla prevenzione delle zoonosi e delle malattie da vettori, si comincia ad impostare un piano per la promozione dell'attività fisica nella popolazione regionale, si elaborano lettere per attivare azioni riguardanti il versante vaccinazioni. Nel frattempo ci sono i progetti "speciali" da portare avanti. Sono i progetti che sono stati affidati al Servizio in cui lavori, con finanziamenti dedicati. e allora si crea un blog divulgativo, si organizzano incontri con i Dirigenti scolastici, si incontrano i Sindaci e altri operatori dei Comuni, si organizzano corsi di formazione.
Ecco, la formazione. Altro tasto dolente. A fine anno si concentra la gran parte dei corsi di formazione, ce ne sono alcuni per i quali si è impegnati tra i relatori, ce ne sono altri per cui si è impegnati nell'organizzazione e poi ci sono quelli interessanti ma che non si possono frequentare per mancanza di tempo.
E poi ci sono le altre attività ordinarie: gli screening oncologici, le elaborazioni epidemiologiche, gli ambulatori vaccinali, le attività certificative, che vengono inframezzate da attività straordinarie, riunioni fuori sede, talvolta fuori regione... sarò a Roma il 19 dicembre, ma anche il 9 febbraio... già si prendono impegni per il 2012... anche adesso che si è senza agenda.
Una cosa è certa: Novembre potrà pure essere un mese triste e cupo... ma chi lavora nella prevenzione non si annoia!

Influenza

Durante la quarantaquattresima settimana del 2011, dal 31 ottobre al 6 novembre 2011, l’attività dei virus influenzali è ai livelli di base. Siamo solo all'inizio della stagione influenzale... è il momento migliore per vaccinarsi. Il picco dell'ondata epidemica è prevista per gennaio.

In questa pagina web è possibile scaricare i report settimanali e seguire l'evoluzione della circolazione dei virus influenzali attraverso i dati di sorveglianza del sistema InfluNet.

Analisi di mortalità nei siti inquinati

Durante il 35° congresso annuale dell’AIE (Associazione Italiana di Epidemiologia), sono stati presentati i risultati dello studio "Sentieri", Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. Lo studio, durato cinque anni, ha analizzato il rischio per la salute della popolazione residente in 44 siti contaminati per i quali sono state avviate, in alcuni casi concluse e, comunque previste, le bonifiche ambientali. "Sentieri conferma i risultati di alcune precedenti indagini relative alla mortalità nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale", ha detto il prof. Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, "mostrando che lo stato di salute delle popolazioni residenti nei siti esaminati appare risentire di effetti avversi più marcati rispetto alle regioni di appartenenza..."
Continua a leggere qui (Fonte Sanità News)

Possibile causa di autismo...

E se alla base dello sviluppo dell'autismo ci fosse la presenza di un numero eccessivo di neuroni nel cervello? Questo sembrerebbe emergere da uno studio pubblicato su Jama (Journal of the American Medical Association) secondo cui il numero troppo alto di cellule cerebrali nella corteccia prefrontale porterebbe a una riorganizzazione cerebrale non ottimale, dando luogo al disturbo neurologico. Lo studio e' stato condotto esaminando il tessuto cerebrale post-mortem di 13 ragazzi tra i 2 e i 16 anni, 7 affetti da autismo e 6 sani. L'analisi ha rilevato che i bambini con autismo hanno, in particolare, il 79% di neuroni in piu' nella corteccia prefrontale dorsolaterale e il 29% in piu' nella corteccia prefrontale mesiale. Lo studio è stato eseguito su un numero esiguo di soggetti e deve essere considerato per quello che è: uno studio molto interessante che necessita di ulteriori approfondimenti.
Per approfondimenti...  Eric Courchesne et al. Neuron Number and Size in Prefrontal Cortex of Children With Autism. JAMA. 2011;306(18):2001-2010. doi: 10.1001/jama.2011.1638

martedì 9 agosto 2011

Prevenzione e Controllo dell'Influenza, stagione 2011-2012


Come avvenuto negli anni precedenti, anche quest’anno la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria ha predisposto la Circolare annuale recante indicazioni per la prevenzione ed il controllo dell’influenza stagionale.
Anche quest'anno, specie per i soggetti a rischio, la vaccinazione antinfluenzale rappresenta la principale arma preventiva.

venerdì 15 luglio 2011

Fa caldo!

Quella che chiamiamo "ondata di calore", ovvero l'innalzamento delle temperature in periodo estivo, sembra essere in questi giorni al suo picco massimo, specie nel centro e sud Italia (leggi qui e qui). Per i prossimi giorni è atteso un miglioramento.
Nel frattempo massima accortezza e particolare attenzione ai pochi ma efficaci rimedi anti-caldo:
  • Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata; evitare di uscire di casa nelle ore più calde, cioè dalle 11 alle 18.
  • Indossare un abbigliamento leggero e comodo. Fuori di casa, è anche utile proteggere la testa dal sole diretto con un cappello leggero di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole. È importante proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
  • Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro: schermature delle finestre esposte al sole, isolamento termico e il condizionamento dell’aria.
  • Bere molti liquidi, mangiare molta frutta e verdura, non bere alcolici.
  • Fare pasti leggeri e porre attenzione alla conservazione domestica degli alimenti.
  • Prestare attenzione alle persone a rischio.
Per gli approfondimenti del caso segnalo il bel documento informativo del Ministero della Salute: Estate Sicura - Come vincere il caldo

Mai lasciare da soli i bambini in macchina

Mai farlo. Mai lasciare da soli i bambini in macchina.
Questa estate ho trovato particolarmente interessante l'attenzione rivolta ad informare sui rischi di lasciare soli in macchina i bambini. Segnalo in particolare l'informativa della European Child Safety Alliance tradotta dal Ministero della Salute: Mai lasciare i bambini soli in macchina: è alto il rischio di morte per ipertermia (colpo di calore).
Non mi immaginavo che i bimbi morti perchè lasciati soli o dimenticati in macchina fossero così numerosi: Negli USA si contano in media 36 episodi di questo genere all'anno.
In Francia, tra il 2007 e il 2009, ci sono stati 24 casi di ipertermia in bambini rimasti chiusi in macchina, di cui 5 mortali. Il 54% dei genitori aveva lasciato intenzionalmente il bambino in auto, per svolgere qualche commissione, sottovalutando il rischio legato a tale comportamento; il 46% aveva dimenticato il bambino in automobile recandosi al lavoro o tornando a casa. I recenti fatti di cronaca ci ricordano tristemente che simili episodi capitano anche in Italia.
L'errore più grave che si possa fare è quello di escludere a priori che questi tragici incidenti possano capitare a chiunque (esatto, anche a te!).

Negli episodi più tragici, il genitore non ha avuto la percezione di aver dimenticato il proprio bambino in macchina fino a quando a fine giornata, tornando all’autovettura, ha scoperto il corpicino senza vita del figlio nell’abitacolo. Questi incidenti possono accadere a chiunque, a genitori amorevoli e di qualsiasi ceto sociale.
Trovo particolarmente interessante i consigli preventivi contenuti nell'informativa sopracitata:

  • Se vedi un bambino solo in macchina chiama immediatamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze) o il 113.
  • Se trasporti sul sedile posteriore della tua auto un bambino:
    • lascia i tuoi oggetti personali (borsa, telefono, valigetta, ecc.) sul sedile posteriore, vicino al piccolo. Quest’abitudine può aiutarti a non dimenticare, quando esci dalla macchina, che hai portato con te un bambino;
    • poggia gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in modo che ti ricordino la presenza del bambino.
  • Quando accompagni il bambino al nido o all’asilo aggiungi sul programma dell’agenda del tuo computer o del tuo telefonino un apposito “promemoria” (oppure scrivilo sulla tua agenda di carta), che può segnalarti se hai portato o meno il bambino a destinazione, come programmato.
  • Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma nella consegna o nel ritiro del bambino, comunicalo al partner o a un’altra persona di fiducia (come ad esempio i nonni).
  • Chiedi alla persona che si prende normalmente cura del bambino (per esempio la responsabile dell’asilo o del nido o la baby-sitter) di avvertirti se il bambino non è stato accompagnato all’asilo o al nido, come di solito accade.
  • Quando in macchina non c’è nessuno, abbi cura di chiudere le portiere e il bagagliaio posteriore e tenere le chiavi lontano dalla portata dei bambini.

mercoledì 13 luglio 2011

Letteratura scientifica: The relationship between active travel to school and health-related fitness in children and adolescents: a systematic review.

Il tragitto casa - scuola dovrebbe essere percorso a piedi dai nostri figli che ne trarrebbero dei benefici in termini di salute. A dimostrare gli effetti positivi di questa prassi sono i risultati di una revisione sistematica pubblicata sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity nel gennaio 2011. Qui il link al riassunto dei risultati della revisione a cura di Maurizio Gottin (responsabile S.S.D. Medicina sportiva Asl TO4).
Per approfondimenti si rimanda alla lettura del lavoro:
Lubans et al. “The relationship between active travel to school and health-related fitness in children and adolescents: a systematic review”. In: International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity 2011, 8:5


martedì 12 luglio 2011

La prevenzione a portata di click...

La rassegna delle risorse web dedicate alla prevenzione continua e quest'oggi segnaliamo risorse web istituzionali più utili per essere costantemente aggiornati sul mondo della prevenzione:
  • il sito di EpiCentro (ISS), pensato principalmente per gli operatori sanitari, è un ottimo sito informativo sulla gran parte delle tematiche preventive;
  • il sito del CCM (Ministero della Salute), inizialmente un centro sorto per la preparazione e il controllo delle emergenze per la salute pubblica; attualmente orientato alla promozione della salute in generale;
  • il sito dei CDC (in inglese), riferimento principale per la salute pubblica americana
  • il sito degli ECDC (in inglese), riferimento principale per la salute pubblica in europa
E proprio per riprendere da dove ci siamo lasciati il mese scorso segnalo la sezione dedicata agli approfondimenti sulle infezioni da Eschericha coli che tanto hanno allarmato nell'ultimo periodo.

venerdì 17 giugno 2011

Escherichia Coli... le FAQ del Ministero della Salute

Si riportano come pubblicate nel siro del Ministero:

1. Come può avvenire la contaminazione degli alimenti?
La contaminazione può avere origine da acqua contaminata o fertilizzanti naturali. Il patogeno può essere trasmesso anche con la preparazione dei cibi. La contaminazione può essere diretta o indiretta attraverso le mani, l’attrezzatura, i coltelli e/o altri utensili di cucina.

2. Come può essere ridotto il rischio di infezione ?
Innanzitutto il rispetto delle comuni regole d’igiene riduce il rischi di infezione: • prima della preparazione di cibi o dopo il contatto con alimenti crudi, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugarle bene;
• conservare e preparare la carne cruda separatamente dagli altri cibi (frutta e verdura), ad esempio in caso di barbecue usare taglieri, piatti e pinze separati;
• pulire accuratamente, sciacquare con acqua calda e asciugare le superfici e gli oggetti dopo un contatto con alimenti crudi, i suoi involucri o l’acqua di condensa;
• lavare accuratamente frutta e verdura crude prima del consumo; (possibilmente con acqua calda, strofinandole energicamente per almeno 30 secondi) e, se necessario pelarle.
Lavare e sbucciare successivamente frutta e verdura, pur non eliminando completamente i germi, riduce la carica batterica e quindi il rischio di infezione.

3. Come può essere eliminato il batterio?
Il batterio può essere eliminato con il calore della cottura.
La temperatura di 70°C al centro dell’alimento deve essere raggiunta e mantenuta per almeno due minuti.
Il comune processo di riscaldamento per la produzione di confetture e conserve porta all’inattivazione del batterio; anche nel caso di cetrioli in salamoia, la combinazione di trattamento termico, il basso pH e il contenuto salino costituiscono una sufficiente garanzia.

4. Ci sono problemi per le persone che si recano in Germania o provengono da tale Paese?
Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, si consiglia ai cittadini italiani che debbono recarsi nel Nord della Germania di non consumare verdura e frutta crude in loco e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell’epidemia non sarà stata accertata.
Le persone che hanno recentemente soggiornato in Germania devono prestare attenzione alla comparsa di sintomi gastroenterici e nel caso di diarrea emorragica rivolgersi al proprio medico.

mercoledì 4 maggio 2011

Save lives: Clean Your Hands!

In Europa, ogni anno, piu' di 4 milioni di pazienti sono colpiti da circa 4,5 milioni di episodi di infezioni ospedaliere legate alla cura, che provocano 16 milioni di giorni di ulteriore permanenza in ospedale, 37mila decessi e costano 7 miliardi l'anno. Per evitare questo enorme problema in molti casi basterebbe lavarsi correttamente le mani. Lo ricorda l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), che il 5 maggio, come ogni anno, lancia la campagna globale "SAVE LIVES: Clean Your Hands" (lett. "Salva Vite: Lavati le Mani").


L'Oms prevede anche la possibilità che gli Ospedali stessi effettuino un'autovalutazione sulle proprie capacità di gestire la corretta igiene delle mani del personale sanitario. Alla data odierna 13.226 Strutture sanitarie da tutto il mondo hanno già aderito all'iniziativa. ma le iniziative non terminano qui.
Per approfondimenti: Clean Care is Safer Care
 

Pazienti.org

Da pochi giorni P360 collabora con Pazienti.org con contributi che nei prossimi mesi saranno, me lo auguro, sempre più costanti e frequenti.
Pazienti.org è una piattaforma di comunicazione che consente, da un lato, alle strutture sanitarie di informare e aprire un dialogo con gli utenti per migliorare il servizio offerto e, dall'altro lato, ai pazienti di pubblicare la propria opinione su una struttura sanitaria e di ricercare informazioni e opinioni di altri pazienti sulle strutture sanitarie italiane.
Un'idea e un sito internet destinato a far parlare di se, questo è anche quello che personalmente mi auguro.

La nostra collaborazione al blog di Pazienti.org riguarderà, ovviamente, tematiche di prevenzione e sanità pubblica. Stay tunes!

Ronaldinho e le vaccinazioni



Picture By RobW_


Cosa lega Ronaldinho alle vaccinazioni? Apparentemente nulla... se non fosse che il campione di calcio ha deciso di essere il testimonial della "European Immunization Week" di cui abbiamo recentemente parlato.

Vaccini - Ronaldinho testimonial

martedì 3 maggio 2011

Prevenzione in rete!

È sempre suggestivo ricercare on line ma talvolta ci si perde. Quando si "lancia" sui motori di ricerca un termine così ampio e generico come il termine "prevenzione" i risultati di ricerca sono milioni (Google riporta 8.730.000 siti in 0,08 secondi!). Difficile orientarsi se si conosce poco del mondo della prevenzione. Così abbiamo pensato di segnalare alcune utili risorse del web, siti, blog, forum che parlano di prevenzione, riservandoci di entrare nel dettaglio di ciò che queste risorse propongono con approfondimenti specifici. Continueremo a farlo in futuro e daremo a questo genere di post l'etichetta "Prevenzione sul web".
Oggi segnaliamo due blog e un centro di documentazione meritevoli di approfondimento... buona navigazione!
- Prevenzione Responsabile (blog)
- Prevenzione 2.0 (blog)
- Steadycam (centro di documentazione audiovisiva)

giovedì 28 aprile 2011

23-30 aprile 2011, Settimana Europea della Vaccinazione



Durante questa settimana (23-30 aprile 2011), nei Paesi di tutta la Regione europea, sotto lo slogan comune “Prevenire, Proteggere, Immunizzare”, sono in corso di svolgimento attività per informare e coinvolgere la popolazione ed i professionisti sanitari sul tema delle vaccinazioni e per affrontare le sfide future in tale ambito. Queste attività includono convegni, corsi di formazione per gli operatori sanitari, la diffusione di materiale informativo, workshop, conferenze stampa e tavole rotonde con i decisori politici. Queste attività contribuiscono alla realizzazione dell'obiettivo primario di raggiungere e mantenere elevate coperture vaccinali nella Regione Europea dell’OMS.
La finalità principale di tali interventi è di attirare attenzione ed aumentare la consapevolezza sull’importanza che ciascun bambino sia protetto dalle malattie prevenibili mediante vaccinazione, che si configura come diritto, prima che come bisogno.

Si ringrazia la Dr.ssa Daniela Cimini per l'invio dell'immagine che sarà utilizzata
nella Regione Marche per promuovere la settimana europea per le vaccinazioni

Prevenire gli incidenti domestici: diamoci da fare!

Gli incidenti domestici sono eventi più frequenti di quanto si possa immaginare e in alcuni casi esitano in gravi conseguenze per la salute di chi li subisce. Basti pensare che questa problematica rappresenta, nel nostro Paese, la prima causa di morte nei bambini. Assieme ai bambini i soggetti più a rischio sono le donne (specie se casalinghe), gli anziani e i disabili. Purtroppo il rischio di incorrere in un incidente domestico è tendenzialmente sottovalutato perché la casa è ritenuta “luogo sicuro” per eccellenza. Sono i dati del sistema di sorveglianza nazionale sugli stili di vita (Studio Passi) a documentare questo diffuso fenomeno di sottovalutazione del rischio: nel 2009, meno di un italiano su dieci ha dichiarato di ritenere alto o molto alto il rischio di incidente domestico e un italiano su quattro ha dichiarato di aver ricevuto informazioni su come prevenire questo tipo di incidenti; tra questi il 30% ha riferito di aver modificato comportamenti o adottato misure preventive.

Una percentuale che potrebbe e dovrebbe essere modificata se si riconoscesse il rischio e se si fosse disposti a percorrere la strada della prevenzione: molti incidenti nei bambini potrebbero essere evitati mediante l’adozione di accorgimenti da parte dei genitori e di comportamenti adeguati; la conoscenza dei possibili rischi costituisce un primo ed utile passo per prevenirne un buon numero. Diverse sono le iniziative di prevenzione degli incidenti domestici a livello istituzionale. Le più efficaci sembrano essere quelle che considerano approcci multipli: campagne di informazione e di educazione (verso anziani, bambini, genitori), formazione di operatori sanitari volta all’acquisizione di competenze per la rilevazione della sicurezza degli ambienti domestici, fornitura a basso costo di dispositivi di sicurezza (maniglie antiscivolo, spie antincendio), ecc.
Nel prossimo futuro, anche sotto l’impulso del Piano Nazionale di Prevenzione 2010-2012 (tutte le regioni italiane hanno recentemente redatto il proprio Piano regionale di prevenzione), su buona parte del territorio italiano saranno implementate queste attività di prevenzione. Nel frattempo il consiglio che vogliamo dare è quello di non rimanere con le mani in mano e provvedere ad informarsi, a comprendere le logiche della prevenzione e a prendere tutte le precauzioni possibili per evitare che la casa si trasformi nello scenario di un incubo. A questo scopo segnaliamo nuovamente una utile check list: consente di verificare se sussistono rischi domestici e aiuta nel suggerire le relative azioni di prevenzione da intraprendere.
Consigliamo di stampare la check list e di utilizzarla periodicamente. Diamoci da fare: rendere sicuri gli ambienti in cui viviamo prevenire gli incidenti domestici si può e dipende da noi!

venerdì 28 gennaio 2011

Influenza: ancora tempo per vaccinarsi?

È stata recentemente pubblicata la valutazione del rischio collegata alla diffusione dei virus influenzali nella stagione influenzale in corso: interessante il continuo richiamo ad effettuare il vaccino anche se siamo nel pieno dell’ondata epidemica, specie in relazione ai soggetti a rischio.
In Italia la situazione pare in evoluzione e sembra si stia raggiungendo il picco dell'ondata epidemica, sostenuta principalmente dal virus influenzale A/H1N1 responsabile della pandemia del 2009.
Chi si ammalerà ancora? Tutti coloro, specie bambini e giovani adulti, che l'anno scorso non si sono ammalati di influenza e che quest' anno non hanno fatto il vaccino antinfluenzale sono, senza ombra di dubbio, i principali candidati a contrarre l'infezione.
Ha ancora senso fare la vaccinazione? Viste le recenti indicazioni dell'ECDC io non avrei alcun dubbio nel rispondere: sei una persona che rientra nelle categorie cosiddette "a rischio"? Allora la risposta è sì... non è mai troppo tardi per prevenire il peggio.

mercoledì 5 gennaio 2011

Allerta morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva estremamente contagiosa.
Lo studio degli obiettivi vaccinali relativi al vaccino anti-morbillo è scienza molto chiara e non troppo complessa: è  noto e facilmente dimostrabile che quando una popolazione ha una copertura vaccinale superiore al 95% con molta difficoltà il morbillo riuscirà a diffondersi in quella popolazione.
Ma se le coperture vaccinali si abbassano subentrano i problemi. Problemi che si quantificano con il numero dei casi di morbillo notificati in un certo territorio, in una certa popolazione.
E così è "normale" che nella provincia Autonoma di Trento siano stati segnalati circa 300 casi di morbillo nell'ultimo quadrimestre del 2010. 
Riporto un estratto del comunicato stampa della Provincia di Trento:
L’attuale epidemia di morbillo, per caratteristiche e proporzioni, ha un andamento atteso e tipico di una situazione, come quella trentina, in cui l’adesione alla vaccinazione contro la malattia è alta (88%), ma non ottimale. Prima dell’introduzione della vaccinazione, il morbillo era una malattia tipica del bambino piccolo e si manifestava con epidemie ogni 2-3 anni che contavano migliaia di casi. Con i tassi di adesione alla vaccinazione come quelli attuali la malattia si manifesta con epidemie, di dimensioni più limitate e distanziate di parecchi anni l’una dall’altra, che colpiscono soggetti non vaccinati in età adolescenziale o giovani adulti.
Il morbillo è una malattia eliminabile dal nostro territorio qualora si raggiungano coperture vaccinali ottimali (maggiori del 95%). Il mancato raggiungimento di tale obiettivo è imputabile ad una caduta di attenzione nei confronti delle vaccinazioni e ad un atteggiamento di sottovalutazione della malattia, a torto considerata del tutto benigna, ma che, invece, in una percentuale importante di casi, può dar luogo a complicanze talora gravi (polmoniti, otiti medie, diarrea, piastinopenia e danni neurologici).
In altre parti d'Italia si registra lo stesso problema, anche se con numeri meno importanti:
in Puglia, con 42 casi confermati di cui 27 ricoverati; in Piemonte con 427 casi di cui 23 ricoverati; in Emilia Romagna con un centinaio di casi di cui 39 ricoverati e 2 casi di encefalite.

Cosa fare per prevenire l'infezione e le possibili conseguenze negative? Vaccinarsi!
Ed è proprio "Vaccinarsì" il titolo di un blog che ultimamente ha approfondito molto la questione morbillo.
Invito all'approfondimento e alla lettura di questo post dove l'autrice elenca precedenti post e articoli dedicati al morbillo e al vaccino per prevenirlo.

Quanto tempo dedichiamo alla nostra salute?

Questa è una delle pagine più interessanti che i CDC hanno proposto negli ultimi mesi (qui).
Mi piace particolarmente perchè stimola alla riflessione. Quanto tempo dedichiamo alla nostra salute?
Potremmo erroneamente pensare che l'adozione di comportamenti salutari richieda molte accortezze e tempo eccessivo. E quando ci toccano il tempo tendiamo ad andare sulle difensive: la mancanza di tempo diviene la scusa più falsa e miope che possa essere apportata per evitare di fare le giuste scelte e adottare i giusti comportamenti per la nostra salute (che spesso percepiamo come scomodi, non appaganti o inutili).
I comportamenti salutari assorbono molto del nostro tempo? In realtà non è così!
Rimanere in salute non richiede necessariamente grandi quantità di tempo. Molte cose sono semplici e talmente immediate che ti chiederai come mai tu non le abbia fatte prima.
In un giorno ci sono 1440 minuti. Di seguito, adattando i contenuti della web page dei CDC, riportiamo alcune attività che possono essere fatte in 1 minuto e altre che possono essere fatte in 5 minuti.

Attività per la salute che richiedono meno di un minuto:
- prendere l'acido folico (per le donne prima del concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza)
- lavarsi le mani
- promuovere la sicurezza (utilizzare i dispositivi di protezione durante i viaggi in auto o tenere prodotti pericolosi, farmaci, detersivi, etc., fuori dalla portata dei bambini)
- proteggere la pelle (utilizzando creme solari o repellenti per insetti)
- vestire indumenti protettivi (casco, ginocchiere) quando si fanno sport che li richiedono
- proteggere l'udito (utilizzando cuffie o tappi per le orecchie) sui luoghi di lavoro
- leggere le etichette dei prodotti alimentari (per capire quante calorie ingerisci con il cibo che mangi)
- mettere il bambino a dormire a pancia in su (per proteggerlo dalla morte in culla)

Attività per la salute che richiedono meno di cinque minuti:
- fare periodicamente il "check up" del corpo (per valutare la presenza di eventuali alterazioni, ad es. macchie, masse, dolori precedentemente non presenti)
- valutare lo stato vaccinale (di se stessi e dei propri figli e assicurarsi che tutte le vaccinazioni raccomandate siano state eseguite)
- mangiare sano (più frutta e verdura; meno cibi grassi)
- lavare le mani dei bambini e i loro giocattoli regolarmente (mani sporche = diffusione di malattie infettive)
- conoscere le tappe dello sviluppo dei bambini (per capire il prima possibile se ci siano problemi di sviluppo)
- assicurare la salubrità degli alimenti (gli alimenti devono essere conservati alle giuste temperature, la carne cruda deve essere ben cotta e le mani devono essere sempre lavate, sia prima che dopo aver maneggiato gli alimenti)
- riconoscere i segni e i sintomi di un infarto e di un ictus (in se stessi e negli altri: intervenire rapidamente può salvare la vita!)
- promuovere i comportamenti salutari attraverso il gioco (incoraggiare i bambini ad adottare comportamenti salutari)
- prendersi una pausa (stress, stanchezza, sensazione di perdere il controllo... anche una pausa di 5 minuti può fare la differenza)
- prendersi cura dei propri denti (lavare i denti frequentemente e sempre dopo i pasti, per ridurre l'insorgenza di placca e carie)
- fare domande (se ci sono dubbi che riguardano la tua salute... chiedi al tuo medico).

Ed ora non ci sono più scuse... non è il tempo che manca, semmai sono la voglia e la determinazione a mancare! Del resto lo abbiamo appena dimostrato: bastano pochi minuti al giorno per vivere in salute.

Igiene del sonno

Dormire il giusto! Dedicare il giusto tempo al sonno è un'attività sempre più riconosciuta come essenziale nella promozione della salute individuale.
Promuovere il giusto approccio al sonno è attività nota con il termine di igiene del sonno.
Di seguito riporto i "fondamenti" dell'igiene del sonno:
- andare a letto alla stessa ora ogni sera e svegliarsi allo stesso orario ogni mattina;
- dormire al buio, in un ambiente tranquillo e silenzioso, nè troppo cald, nè troppo freddo;
- rendere il letto confortevole e utilizzarlo solo per dormire e non per altre attività come la lettura, l'ascolto della musica o guardare la televisione;
- rinuovere televisione, computer e cose simili dalla camera da letto;
- evitare l'attività fisica a ridosso delle ore del sonno;
- evitare pasti abbondanti prima di addormentarsi.

Ma quante ore di sonno sono necessarie per un approccio salutare al sonno?
Ogni settimana sono comunicati i dati più discordanti in merito, generalmente a seguito di pubblicazioni scientifiche o facendo seguito all'opinione di esperti.
Di seguito riporto le ore di sonno raccomandate dalla National Sleep Foundation (fondazione americana), ovviamente differenziate a seconda dell'età.
 
Ore di sonno giornaliere raccomandate, per età
Neonati
- Dalla nascita ai 2 mesi di vita: 12–18 ore
- Dai 3 agli 11 mesi: 14–15 ore
Bambini
- Da 1 a 3 anni: 12–14 ore
- Da 3 a 5 anni: 11–13 ore
- Da 5 a 10 anni:10–11 ore
Adolescenti
- Da 10 a 17 anni: 8.5–9.5 ore
Adulti
- Dai 18 anni: 7–9 ore

Healthy New Year!!!














Buon 2011, un 2011 in salute!
I CDC augurano un nuovo anno, ricco di scelte salutari (A New Year of Healthy Possibilities). E noi riportiamo le loro brevi indicazioni e qualche link (in inglese).
- Fai scelte alimentari salutari. Fai snack salutari come frutta o formaggi magri.
- Sii attivo. Prova facendo cose semplici, ad esempio prendere le scale invece dell'ascensore. Sii attivo per almeno due ore e mezzo a settimana.
- Proteggi te stesso dagli incidenti usando il casco o i repellenti per insetti quando necessario
- Prendi appuntamento per un controllo, una vaccinazione o un'attività di screening
- Lavati spesso le mani con acqua e sapone. Se acqua e sapone non sono utilizzabili usa una soluzione a base alcolica per il lavaggio delle mani
- Smetti di fumare.
- Dormi abbastanza. Ricorda che dormire è una necessità, non un lusso.
E, in ultimo, la pagina dei CDC dedicata all'Healthy Living.