lunedì 29 novembre 2010

Vaccinar...Sì !

Questo è veramente un bel blog!
E pensare che a crearlo è una donna che nulla ha a che fare con il mondo sanitario. Ulrike, la creatrice del blog, ha una sola passione: approfondire gli argomenti, non rimanere in superficialità, non lasciarsi trascinare dai "sentito dire". Così in passato ha deciso di approfondire il tema delle vaccinazioni ed ora è più informata sulle vaccinazioni di quanto non siano informati il 90% dei medici italiani.
Segnalo questo bel post, molto lungo ma estremamente importante. Quando un medico parla di vaccinazioni in una trasmissione radiofonica e a quel medico si concede l'etichetta di "esperto" allora possono capitare cose strane. Può capitare che quel medico dica cose assurde e quelle cose passino come verità assolute. Fortunatamente c'è gente come Ulrike che, punto per punto, riporta tutto su un piano di scientificità.
Il problema però nasce dal fatto che quanto l'esperto di turno ha dichiarato è arrivato alle orecchie di molti, troppi, mentre quanto Ulrike ha scritto sarà letto da pochi... un vero peccato!

mercoledì 24 novembre 2010

Donato Greco sugli errori nella gestione della pandemia influenzale 2009

Donato Greco, ex Direttore del Dipartimento Nazionale della Prevenzione e del CCM e attualmente consulente dell'Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto al recente congresso della Societa' italiana di pediatria con una relazione dal titolo ''Cosa abbiamo imparato dalla pandemia influenzale''.
Di seguito riporto quanto sintetizzato dall'ANSA...

Un consenso informato di sei pagine, fiale multidose, indisponibilita' dei dati sui vaccini, pur esistenti, un nome che ha fatto paura come 'squalene', contraddizioni nei comunicati ufficiali e ricoveri tardivi nei casi gravi: sono alcuni degli errori commessi in Italia durante la scorsa pandemia influenzale, che hanno portato al flop del vaccino contro l'H1N1. "La pandemia - ha detto - e' stato un banco di prova anche del livello di fiducia degli italiani e dei medici nelle istituzioni, e i risultati ci dicono che c'e' molto da lavorare su questo''. A contribuire allo scarso successo della campagna vaccinale l'anno scorso, rileva Greco, ci sono stati anche alcuni errori organizzativi, come la frattura del rapporto concertato Stato-Regioni, l'eliminazione di commissioni tecniche di consulenza al Ministero, una tardiva ed incompleta concertazione con i medici di famiglia, e lentezza nella comunicazione dei primi dati sull'efficacia e sicurezza dei vaccini. ''C'e' stata infine una mancanza di sperimentazione sul campo - ha concluso Greco - una limitata indipendenza della componente tecnica dalla competenza politica, l'assenza di una chiara definizione della catena di comando, distribuita in piu' corpi dello Stato e delle regioni e una carenza di chiare indicazioni sulla comunicazione''.

Sono stato particolarmente critico in passato sulla gestione nazionale della pandemia influenzale. Alcune mie riflessioni a caldo sono state scritte nel blog PandemItalia (leggi ad esempio qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui).
Ora è tempo di lasciare da parte le polemiche. Se non si fa tesoro di quanto appreso e se non si impara dagli errori passati rimarremo sempre incapaci di costruire un migliore sistema di risposta alle emergenze per la salute pubblica.

martedì 23 novembre 2010

La pandemia influenzale 2009 secondo un esperto

Non un flop, ma un rischio ridimensionato. La pandemia influenzale "quando si è manifestata, in Messico, presentava tassi di mortalità molto elevati", spiega Mauro Moroni, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell`Ospedale "Luigi Sacco" di Milano.
A questo link è possibile accedere alla video-intervista.
A queste e ad altre analisi voglio dare spazio ora e nel prossimo futuro, per combattere la malsana abitudine di generalizzare i pericoli per la popolazione riconducendo a "flop" e "allarme ingiustificato" tutto quanto si prospetta come emergenza per la salute pubblica.

mercoledì 17 novembre 2010

Con un po' di orgoglio...

Ma quanti milioni di vaccini sono stati sprecati? Mi sa che solo io ho avuto problemi con l'influenza! Non capiamo perchè tutte queste polemiche sui vaccini. Tra l'altro quando abbiamo portato i bambini a Fabriano per farli vaccinare erano organizzatissimi!

In queste lapidarie frasi c'è tutta la pandemia del 2009 dal punto di vista di chi ha vissuto quel periodo subendone le conseguenze.
Per farvi capire qualcosa faccio un passo indietro e vi do alcune informazioni aggiuntive.
Questa mattina sono a Sassoferrato in un ambulatorio vaccinale periferico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Fabriano. Attorno alle 10.30 entra una signora con suo figlio: le condizioni di salute del piccolo rendono la vaccinazione antinfluenzale raccomandata. Le chiedo se è la prima volta che suo figlio si vaccina per l'influenza. Mi dice di no. Mi dice che l'anno scorso il bimbo è stato vaccinato con entrambi i vaccini (stagionale e pandemico). Mi dice che loro, i genitori, non si sono vaccinati e si sono ammalati. Chiedo qualche informazione aggiuntiva e la signora mi spiega che lei non ha avuto problemi ma il marito ha avuto una polmonite, è stato ricoverato e la diagnosi è stata accertata: influenza da H1N1. Mi spiega che dopo quattro giorni di febbre a 39 si sono presentati al pronto Soccorso, era di sabato, e sono stati rimandati a casa (la signora manifesta garbatamente il suo disappunto per le modalità con cui sono stati invitati caldamente a rientrare in casa:"l'influenza passerà, è il suo decorso normale!"). Ma la sintomatologia peggiora e subentra la difficoltà  a respirare e così il giorno successivo il marito viene ricoverato in ospedale. Richiede anche lei di essere vaccinata. Le chiedo come sta suo marito. Mi risponde che sta bene, è in sala di attesa con l'altro figlio, oggi sono tutti qui e vogliono vaccinarsi tutti.
Si danno il cambio ed è il turno del marito. Scambiamo qualche parola e lui dice poche frasi ma significative: non si spiega come sia stato possibile aver sprecato così tante dosi di vaccino: pensa che lui sia stato uno dei pochi ad aver subito i "danni" da H1N1 ma lo rassicuro: stimiamo che nelle Marche, come nel resto d'Italia, il tasso d'attacco sia stato compreso tra il 15 e il 20% della popolazione e quindi in realtà l'influenza se la sono presa in molti. Poi manifesta le sue perplessità sulle polemiche contro i vaccini e io gli faccio notare che nel corso della pandemia tutti si sono improvvisati esperti e ne è risultata una gran confusione mediatica, molto probabilmente una buona parte della popolazione ha rifiutato il vaccino per questo. Quando poi afferma che a Fabriano l'organizzazione delle attività vaccinali era impeccabile io arrossisco un po'... e ringrazio: "Non si può immaginare quanta fatica fatta e quante critiche nonostante tutto".
Oggi sono orgoglioso di come ci siamo comportati sul territorio, in prima linea. Abbiamo fatto un buon lavoro: ci siamo fatti in quattro e ne siamo usciti "con le ossa rotte"... credetemi se vi dico che le parole di oggi, quelle riportate all'inizio di questo post, sono state per me una specie di farmaco miracoloso!

14 ottobre: Giornata mondiale del diabete 2010














Come ogni anno si celebra a novembre la giornata mondiale del diabete.
Per saperne di più: visita la sezione dedicata del sito EpiCentro.
Alcune città italiane si sono illuminate di blu... leggi qui.


Ed ecco i siti internet dedicati alla giornata mondiale del diabete 2010:
Sito dedicato al World diabetes day;
Sito italiano dedicato alla giornata mondiale del diabete.

No smoking!

Volete smettere di fumare? Novembre negli USA è il mese dedicato alla prevenzione dei tumori del polmone e così il sito dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention) dedica ampio spazio dando enfasi ai vari aspetti della questione.
Ho trovato pesonalmente interessanti alcuni link:
Sito internet generico sulla prevenzione dei tumori polmonari;
Sito dedicato a chi vuole smettere di fumare;
Sito dedicato alle donne fumatrici in gravidanza.

Sono in Inglese... buona lettura!

sabato 13 novembre 2010

Bertolaso in pensione


Roma, 12 novembre 2010. Il prefetto Franco Gabrielli e' il nuovo capo del Dipartimento della Protezione Civile. Gabrielli, ex direttore del Sisde (ora Aisi) ed ex prefetto dell'Aquila, era entrato al Dipartimento il 15 maggio scorso come vice capo di Guido Bertolaso, andato in pensione ieri.
Fonte: ANSA
Auguriamo buon proseguimento di vita ad un uomo che ha fatto grandi cose per la Protezione civile italiana.

A proposito di attività motoria nelle scuole primarie

Senza dubbio l'accordo tra Gelmini e Petrucci rappresenta la notizia del giorno. Ma le reazioni alla notizia sono le più disparate e invitano alla cautela.
Da un lato c'è chi sottolinea quella che sarebbe la tendenza più auspicabile: un progetto che nel tempo si estenderebbe con il coinvolgimento di tutte le scuole italiane.
Dall'altro lato c'è chi si trova a far conto con la realtà scolastica di tutti i giorni: il progetto di alfabetizzazione motoria del Coni non è per tutte le scuole ma solo per quelle che garantiscono le due ore curricolari di attività fisica nella scuola primaria. Ma la contrazione dell'orario scolastico settimanale (determinato dalla riforma scolastica della stessa Gelmini) determina la quasi certa scelta da parte delle scuole (autonome nella definizione dell'orario settimanale) di organizzare un'unica ora di attività motoria a settimana. Sono poche le scuole primarie che garantiscono le due ore settimanali e se non si interviene a livello centrale saranno in minor numero quest'anno, contrariamente a quanto auspicabile.
Infine il costo attuale del progetto è di 7 milioni di euro ma se si volesse portare a regime il progetto in tutte le scuole ne occorrerebbero 71: una cifra che pare spropositata rispetto alle difficoltà economiche attuali del Paese.
Guarda qui il video della conferenza stampa.

venerdì 12 novembre 2010

Potenziamento dell'attività motoria nelle scuole: l'accordo


7,5 milioni di euro per il rinnovo, fino all'anno scolastico 2012/13, del progetto "Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria". Questa mattina, infatti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Rocco Crimi, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, e il presidente del CONI, Giovanni Petrucci, hanno firmato un Protocollo d'intesa per il rilancio dell'attività motoria e sportiva nelle scuole.

Il progetto, avviato lo scorso anno come progetto pilota, ha interessato 31 province, 100 docenti supervisori, 986 docenti esperti, 1100 plessi di 700 istituti scolastici, 10 mila classi e 217 mila alunni per un totale di 246 mila ore di attività motoria.

L’iniziativa è stata accolto positivamente dalle famiglie, dagli studenti ma anche dagli stessi dirigenti scolastici; l'attività motoria e sportiva infatti favorisce la crescita culturale, civile e sociale dei giovani insegnando corretti stili di vita, contrastando anche il sempre più diffuso fenomeno del bullismo.
Per questo motivo il Miur quest'anno ha deciso di stanziare 2,5 milioni di euro (gli altri 5 sono stati stanziati dal Coni) che verranno utilizzati per potenziare l'attività in tutte le province del territorio nazionale, con l'auspicio di coinvolgere maggiormente le Regioni e gli enti locali interessati, che potranno contribuire alla diffusione sempre più capillare del programma.

martedì 9 novembre 2010

Influenza: i pediatri consigliano la vaccinazione dei bambini a rischio

Somministrare sin da ora la vaccinazione contro l'influenza stagionale a tutti i bambini diabetici, asmatici, cardiopatici e in generale quelli a rischio, cosi' come definiti nella circolare del Ministero della Salute". E' l'invito che la Societa' Italiana di Pediatria (SIP) ha rivolto a medici e famiglie in occasione dell'apertura della campagna di vaccinazione stagionale promossa dal Ministero.
L'indicazione e' emersa, fanno sapere i pediatri, in maniera unanime nel corso dell'incontro del Comitato Tecnico sulla Campagna Antinfluenzale costituito presso il ministero della Salute e di cui fanno parte, oltre alla SIP, anche Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Istituto Superiore di Sanità(Iss), Consiglio Superiore di Sanità e altri esperti di politiche vaccinali.

lunedì 8 novembre 2010

Boom di tumori allo stomaco?

I marchigiani come me non si preoccupino. La notizia che hanno lanciato i giornali locali in giornata non è del tutto esatta. Secondo una testata giornalistica diffusa sul territorio regionale nelle Marche si sarebbe registrato un eccesso di tumori dello stomaco. Troppa carne, boom
di tumori allo stomaco nelle Marche
: è questo il titolo sensazionalistico con cui il giornale ha voluto riportare le indicazioni di un comunicato stampa rilasciato dalla AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) a margine del XII Congresso nazionale della Società che si è aperto oggi a Roma.
La Regione Marche viene citata tra le regioni italiane più colpite dal fenomeno. E i principali imputati sarebbero l’eccesso di alcol, il fumo e soprattutto un’alimentazione scorretta: sotto accusa in particolare il forte consumo di carni rosse, specie se cotte alla brace, cibi affumicati, salati e/o conservati e infine lo scarso consumo di frutta e verdura.

Ritengo personalmente che prima di trasmettere certe affermazioni si dovrebbe riflettere sull'impatto che esse potrebbero avere. Il caso oggetto del presente post è dimostrazione difficilmente confutabile di quanto sia importante dare i numeri ma in maniera corretta (ovvero con precisione e dedicando tempo per spiegarli).
Vengo al dunque: si parla della Regione Marche come di una delle regioni con la più grande incidenza di tumori dello stomaco. Poi si citano le testuali parole del comunicato AIOM: "si parla di un vero e proprio ‘triangolo maledetto', che ha i suoi vertici a Perugia, Pesaro e bassa Romagna".
Il problema relativo alle Marche sta nell'assenza di un registro tumori che possa confermare o smentire questo tipo di dichiarazioni, basate unicamente su stime. Ed ecco che la notizia si trasfrorma: da news finalizzate a diffondere conoscenza rispetto alla AIOM, e alle sue iniziative scientifiche, a titoli sensazionalistici che potrebbero procurare inutili preoccupazioni. In realtà la situazione non è così drammatica: in buona parte del mondo il tumore dello stomaco sta regredendo (l'Italia non fa eccezione) mantenendo pur sempre delle caratteristiche di aggressività che ne fanno uno dei tumori a più alta mortalità.
Ben vengano i contributi giornalistici che accendono i riflettori su un problema, purchè lo si faccia nel tentativo di fare corretta informazione e non con l'esclusiva finalità di vendere copie di giornale.

I pericoli sono nell'aria di casa

È da pochi giorni operativo il Gruppo di studio sull'inquinamento degli ambienti di vita dell'Istituto Superiore di Sanità, riunito con l'obiettivo di approfondire l'argomento e di proporre linee di indirizzo e di comportamento per la tutela della salute.
Siamo abituati a preoccuparci dell’ambiente e dell’inquinamento correlato ma una recente ricerca dell'Enviromental Protection Agency (Epa), l'Ente statunitense di protezione ambientale, ha dimostrato l'esatto contrario: l'aria di casa è cinque volte più inquinata di quella esterna. E la responsabilità sarebbe da collegare a detersivi, vernici, smalti, profumatori d'ambiente, muffe e altro ancora.
Il Gruppo di studio è composto da diverse istituzioni: il Ministero della Salute, il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca (Miur), il Cnr, l'Enea, l'Ispra, l'Universita' di Roma La Sapienza, l'associazione DonnEuropee Federcasalinghe nazionale. Hanno inoltre aderito al progetto le Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto e Valle d'Aosta.
Auguro un buon lavoro a Sergio Fuselli, direttore del Reparto Igiene degli ambienti di vita e coordinatore del gruppo, e a tutti gli esperti che ne fanno parte.









GenitoriPiù è uno dei più bei progetti di prevenzione mai realizzati. Semplice, lineare, fortemente ancorato a evidenze scientifiche. Il progetto ha fatto il suo corso (2007-2009) ma il sito internet  e il materiale informativo sono ancora fruibili.
Il target del progetto sono i genitori, con l'obiettivo di promuovere la salute dei piccoli a partire da sette semplici azioni:
assumere acido folico (prima del concepimento e nel corso del primo trimestre di gravidanza)
allattarlo al seno
metterlo a dormire a pancia in su

Per i dettagli, vai al sito dell’iniziativa.

domenica 7 novembre 2010

Capisci te stesso, gestendo gli alti e bassi della vita

Ti stai prendendo cura di te stesso, del tuo corpo, della tua mente e del tuo spirito? Ci sono risorse in internet che facilitano l’autovalutazione.
Un sito internet molto interessante (Undestanding U) mette a disposizione una serie di utili check list per valutare se stessi e le proprie specifiche capacità.
Di seguito riporto una di queste check list, opportunamente tradotta. Il consiglio è quello di ripetere periodicamente il test per monitorare gli eventali progressi .

Quanto ti prendi cura della tua salute fisica?
• Hai un’alimentazione bilanciata.
• Dormi abbastanza
• Hai momenti di relax e riposo fisico
• Svolgi regolare attività fisica
• Mantieni il peso del tuo corpo a livelli salutari
• Fai esercizi mentali regolarmente (ad es. Leggere, suonare, giocare a scacchi)
• Ti concentri sui tuoi bisogni di salute.

Quanto ti prendi cura della tua salute emotiva?
• Parli dei tuoi sentimenti, sia positivi che negativi.
• Utilizzi strategie per affrontare stress, ansia e frustrazioni
• Ricordi a te stesso ciò che di buono c’è nella tua vita
• Ridi molto
• Pratichi l’atteggiamento di essere positivo e incoraggiare le persone.
• Trovi equilibrio tra il lavoro e la vita personale
• Prendi tempo per il riposo e il rilassamento.

Quanto ti prendi cura del tuo benessere interpersonale?
• Hai confidenti e amici stretti
• Prendi tempo per godere delle attività con altri
• Restituisci agli altri.

Quanto ti prendi cura della tua salute spirituale?
• Presti attenzione ai tuoi bisogni spirituali
• Trascorri del tempo a pensare alle cose che portano pace, bellezza e serenità alla tua vita.
• Segui il tuo percorso spirituale

sabato 6 novembre 2010

Secondo gli esperti: l'alcol è la droga più dannosa

In Inghilterra i componenti di un comitato scientifico indipendente si sono incontrati per classificare 20 droghe sulla base di 16 criteri: 9 dedicati ai danni che le droghe arrecano al singolo individuo e 7 relativi ai danni che il loro abuso arreca agli altri. I 16 criteri sono stati "pesati", secondo la relativa importanza.
Su una scala da 0 a 100 l'alcol ha totalizzato il punteggio più alto (72, mentre l'eroina è a 55 e il crack a 54). Per completezza di informazione: tra le droghe a peggiore impatto sui singoli individui eroina, crack e metamfetamine sono risultate le più dannose (37, 34 e 32 punti rispettivamente), mentre nella classifica dedicata ai danni che si possono provocare al prossimo alcol, eroina e crack sono state considerate le droghe più dannose (46, 21 e 17 punti rispettivamente). Sommando le due classifiche l'alcol risulta avere il primato assoluto.
La ricerca e' stata curata da un team guidato da David Nutt, ex consigliere del precedente governo laburista per la lotta alla droga, fatta propria dal Lancet, il prestigioso giornale scientifico che ha pubblicato i risultati del confronto tra esperti.

Per l'approfondimento:
Nutt DJ, King LA, Phillips LD and the Independent Scientific Committee on Drugs. Drug harms in the UK: a multicriteria decision analysis. Lancet - 1 November 2010
(articolo ad accesso gratuito per gli utenti registrati)

Obesità e implicazioni economiche

Superare la soglia del sovrappeso accorcia la vita. L'aumento di 15 kg rispetto al proprio peso forma farebbe crescere del 30% il rischio di morte prematura. E' uno dei dati che emergono dal recente rapporto elaborato dall'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dal titolo "Obesity and the economics of prevention: fit not fat".
Nel report sono stati messi a confronto, per la prima volta, dati sull'obesità provenienti da 11 Paesi.
Ecco le principali indicazioni riportate nel documento OCSE:
  • una persona su due è sovrappeso od obesa in quasi la metà dei paesi OCSE. I tassi sono destinati ad aumentare ulteriormente nel prossimo futuro;
  • ogni anno, una persona obesa comporta una spesa sanitaria superiore del 25% rispetto a una persona di peso normale. L'obesità è responsabile dell’1-3% della spesa sanitaria totale nella maggior parte dei Paesi OCSE (5-10% negli Stati Uniti);
  • una persona gravemente obesa ha un’aspettativa di vita di 8-10 anni inferiore rispetto ad una persona di peso normale;
  • le donne con basso livello di istruzione hanno 2-3 volte più probabilità di essere in sovrappeso rispetto a quelle con un elevato grado di istruzione; negli uomini questa disparità è molto meno accentuata;
  • le persone obese guadagnano fino al 18% in meno rispetto alle persone non obese;
  • i bambini che hanno almeno un genitore obeso hanno 3-4 volte più probabilità di essere obesi;
  • un’adeguata strategia di prevenzione in Italia permetterebbe di evitare, ogni anno, 75 000 decessi per malattie croniche.

Leggi qui il riassunto in Italiano del report OCSE "Obesity and the economics of prevention: fit not fat".