lunedì 8 novembre 2010

Boom di tumori allo stomaco?

I marchigiani come me non si preoccupino. La notizia che hanno lanciato i giornali locali in giornata non è del tutto esatta. Secondo una testata giornalistica diffusa sul territorio regionale nelle Marche si sarebbe registrato un eccesso di tumori dello stomaco. Troppa carne, boom
di tumori allo stomaco nelle Marche
: è questo il titolo sensazionalistico con cui il giornale ha voluto riportare le indicazioni di un comunicato stampa rilasciato dalla AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) a margine del XII Congresso nazionale della Società che si è aperto oggi a Roma.
La Regione Marche viene citata tra le regioni italiane più colpite dal fenomeno. E i principali imputati sarebbero l’eccesso di alcol, il fumo e soprattutto un’alimentazione scorretta: sotto accusa in particolare il forte consumo di carni rosse, specie se cotte alla brace, cibi affumicati, salati e/o conservati e infine lo scarso consumo di frutta e verdura.

Ritengo personalmente che prima di trasmettere certe affermazioni si dovrebbe riflettere sull'impatto che esse potrebbero avere. Il caso oggetto del presente post è dimostrazione difficilmente confutabile di quanto sia importante dare i numeri ma in maniera corretta (ovvero con precisione e dedicando tempo per spiegarli).
Vengo al dunque: si parla della Regione Marche come di una delle regioni con la più grande incidenza di tumori dello stomaco. Poi si citano le testuali parole del comunicato AIOM: "si parla di un vero e proprio ‘triangolo maledetto', che ha i suoi vertici a Perugia, Pesaro e bassa Romagna".
Il problema relativo alle Marche sta nell'assenza di un registro tumori che possa confermare o smentire questo tipo di dichiarazioni, basate unicamente su stime. Ed ecco che la notizia si trasfrorma: da news finalizzate a diffondere conoscenza rispetto alla AIOM, e alle sue iniziative scientifiche, a titoli sensazionalistici che potrebbero procurare inutili preoccupazioni. In realtà la situazione non è così drammatica: in buona parte del mondo il tumore dello stomaco sta regredendo (l'Italia non fa eccezione) mantenendo pur sempre delle caratteristiche di aggressività che ne fanno uno dei tumori a più alta mortalità.
Ben vengano i contributi giornalistici che accendono i riflettori su un problema, purchè lo si faccia nel tentativo di fare corretta informazione e non con l'esclusiva finalità di vendere copie di giornale.

Nessun commento: