lunedì 13 dicembre 2010

Il bello e il brutto di internet















Picture by Steve Rhode

Sì, internet è un mondo senza regole. Questo è il bello di internet. Questo è il brutto di internet.
In internet il pensiero di un esperto e quello del "cittadino comune" viaggiano alla pari. Ma quando il cittadino comune ha ottime capacità comunicative e sa usare internet allora ha la possibilità di essere cento volte più efficace di un esperto e c'è la reale possibilità che sia considerato attendibile, tanto quanto il migliore degli esperti, anche se il suo punto di vista è scientificamente infondato.
Con ragionevole certezza anche nell'influenza dei social network devono essere ricercate le motivazioni per il flop della vaccinazione pandemica del 2009 e molto probabilmente la percezione negativa collegata ai vaccini è destinata ad amplificarsi nel tempo e a "contagiare" sempre più persone.
Fanno riflettere, in questo senso, i risultati di una ricerca condotta da Sanofi Pasteur MSD sulla percezione delle vaccinazioni nei social network in Italia. In particolare è emerso che solo su Facebook, visitato ogni giorno da 8 milioni di persone, si contano 40 mila pagine e 1.200 gruppi dedicati ai vaccini ma nel 95% dei casi l'immagine, e tutto ciò che ne consegue, è negativa. Risultati simili per YouTube e MySpace.
La domanda sorge spontanea: cosa fanno gli esperti per fronteggiare questo fenomeno?
Poco o nulla a quanto pare. Basti considerare che in un documento come il Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 internet e le sue potenzialità comunicative non sono contemplate in alcun modo.
Procedendo così la Sanità Pubblica e la Prevenzione perderanno sempre più terreno nel complesso mondo della comunicazione.
Questo sarà il succo del mio intervento nella tavola rotonda pomeridiana del convegno organizzato dalla Società Italiana di Igiene (Sezione Marche) che si terrà domani, 14 dicembre, a Pesaro: Pensare globalmente, agire localmente: quale Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 per le Marche?

Nessun commento: