mercoledì 5 gennaio 2011

Allerta morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva estremamente contagiosa.
Lo studio degli obiettivi vaccinali relativi al vaccino anti-morbillo è scienza molto chiara e non troppo complessa: è  noto e facilmente dimostrabile che quando una popolazione ha una copertura vaccinale superiore al 95% con molta difficoltà il morbillo riuscirà a diffondersi in quella popolazione.
Ma se le coperture vaccinali si abbassano subentrano i problemi. Problemi che si quantificano con il numero dei casi di morbillo notificati in un certo territorio, in una certa popolazione.
E così è "normale" che nella provincia Autonoma di Trento siano stati segnalati circa 300 casi di morbillo nell'ultimo quadrimestre del 2010. 
Riporto un estratto del comunicato stampa della Provincia di Trento:
L’attuale epidemia di morbillo, per caratteristiche e proporzioni, ha un andamento atteso e tipico di una situazione, come quella trentina, in cui l’adesione alla vaccinazione contro la malattia è alta (88%), ma non ottimale. Prima dell’introduzione della vaccinazione, il morbillo era una malattia tipica del bambino piccolo e si manifestava con epidemie ogni 2-3 anni che contavano migliaia di casi. Con i tassi di adesione alla vaccinazione come quelli attuali la malattia si manifesta con epidemie, di dimensioni più limitate e distanziate di parecchi anni l’una dall’altra, che colpiscono soggetti non vaccinati in età adolescenziale o giovani adulti.
Il morbillo è una malattia eliminabile dal nostro territorio qualora si raggiungano coperture vaccinali ottimali (maggiori del 95%). Il mancato raggiungimento di tale obiettivo è imputabile ad una caduta di attenzione nei confronti delle vaccinazioni e ad un atteggiamento di sottovalutazione della malattia, a torto considerata del tutto benigna, ma che, invece, in una percentuale importante di casi, può dar luogo a complicanze talora gravi (polmoniti, otiti medie, diarrea, piastinopenia e danni neurologici).
In altre parti d'Italia si registra lo stesso problema, anche se con numeri meno importanti:
in Puglia, con 42 casi confermati di cui 27 ricoverati; in Piemonte con 427 casi di cui 23 ricoverati; in Emilia Romagna con un centinaio di casi di cui 39 ricoverati e 2 casi di encefalite.

Cosa fare per prevenire l'infezione e le possibili conseguenze negative? Vaccinarsi!
Ed è proprio "Vaccinarsì" il titolo di un blog che ultimamente ha approfondito molto la questione morbillo.
Invito all'approfondimento e alla lettura di questo post dove l'autrice elenca precedenti post e articoli dedicati al morbillo e al vaccino per prevenirlo.

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